In questo articolo presentiamo Colab (o Colaboratory), un notebook per l’analisi dati che potrebbe essere visto come il Jupyter Notebook di Google. Ci siamo già occupati di Jupyter Notebook in tre diversi articoli che potrete trovare qui. Vi consigliamo di leggerli perché se sapete utilizzare già Jupyter Notebook allora imparare Colab sarà semplicissimo.
Cosa è Colab?
Colaboratory è un notebook pensato per la data science. In particolare, come suggerisce il nome stesso, il notebook sviluppato da Google è un laboratorio collaborativo. Nella struttura è pressoché identico a Jupyter Notebook – ed in effetti è un Jupyter Notebook modificato da Google. Ci sono le celle di markdown in cui descrivere il nostro work-flow o spiegare gli argomenti che stiamo trattando, e poi celle per il coding. Queste celle poi possono essere commentate, funzione mancante in Jupyter.
Proprio la condivisione e la collaborazione è in effetti quello che più distingue il notebook di Google da Jupyter. Ad ogni modo chi conosce quest’ultimo si troverà a non avere problemi di alcun tipo con il primo.
Ecco di seguito una schermata di Google Colaboratory.
Google fornisce anche una guida per iniziare a lavorare con Colab. La guida è presente a questo link.
Qui sotto invece il video di introduzione al notebook.
Confronto tra Google Colab e Jupyter Notebook
Nella seguente tabella confrontiamo i punti di forza e debolezza di Google Colab rispetto a Jupyter Notebook.
Google Colaboratory Notebook
Pros
- Non richiede installazione (web-based)
- Importazione delle librerie Python di machine learning, deep learning e IA con una sola linea di codice senza installazione precedente.
- Fornisce l’indice degli argomenti e l’anteprima markdown senza estensioni;
- Pensato per la collaborazione: i notebook si possono condividere e modificare tra più utenti;
- Integrazione con Github semplificata;
- Inserimento facilitato di link, hyperlink e immagini, supporto nativo alle formule con LateX.
Cons
- Supporta solo i Kernel di Python 2.x e 3.x, non R;
- Non è possibile scaricare i notebook in formato LateX né in pdf: dovremmo prima aprirlo con qualche altro editor ipynb per poi scaricarlo in questi formati;
- Potrebbe non piacere la stretta integrazione con Google;
- Non si capisce se esista una tab per le variabili.