I sette re di Roma (753-509 a.C.)

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In questo articolo trattiamo della fondazione della città di Roma e passiamo in rassegna i sette re di Roma dell’età monarchica da Romolo a Tarquinio il Superbo.

I latini

Nel II millennio a.C. si assistette ad un enorme ondata migratoria di popoli indoeuropei. Tra queste genti, una in particolare divenne stanziale nel Lazio1, in prossimità del Tevere. Ad essi fu dunque dato il nome di Latini.

I Latini fondarono diverse città, tra cui Ariccia, Valmontone, Fidene e la nota Alba Longa 2. Queste città del Latium Vetus si unirono poi nella Confederazione Latina intorno al X secolo a.C, un’alleanza di tipo religiosa e militare.

La fondazione di Roma tra realtà e leggenda

Possiamo affermare che le ragioni storiche della fondazione di Roma sono almeno tre:

  • la navigabilità del Tevere, che forniva l’accesso al mare;
  •  si trovava su uno snodo commerciale tra Etruria e Campania;
  • non era esposta agli attacchi e alle scorribande dei pirati, non trovandosi sulla costa.

 

Ovviamente la fondazione di Roma è ammantata dalla leggenda. Riportiamo la leggenda nel seguente box di approfondimento.

La leggenda della fondazione di Roma

Secondo la tradizione Roma sarebbe stata fondata il 21 aprile del 753 a.C. 3, da Romolo. Romolo era un discendente di Enea, figlio di Marte e di Rea Silvia, principessa di Alba Longa, figlia del re Numitore.

Insieme al fratello Remo ebbero l’incarico da Numitore di fondare una nuova città, Roma. I due fratelli entrarono in conflitto e Romolo uccise Remo.

Una volta fondata Roma, Romolo si preoccupò che la sua popolazione crescesse, rapendo tutte le donne della città di Sabina4. Tra Roma e Sabina si scatenò una guerra, ma, alla fine, i due popoli si fusero.

I primi due re di Roma: Romolo e Tito Tazio

Non abbiamo notizie molto precise in realtà sul periodo della fondazione né effettivamente sull’esistenza di un re chiamato Romolo. Dobbiamo pertanto tenerci nel solco della tradizione.  Roma ebbe all’inizio due re: Romolo il romano e Tito Tazio, di stirpe sabina.

Ai re di Roma Romolo e Tito Tazio si legano una prima organizzazione statale di Roma. Innanzitutto la popolazione venne divisa in tre tribù:

  • Romani;
  • Sabini;
  • Etruschi;

 

Ogni tribù era obbligata a fornire 1000 fanti e 100 cavalieri. Quindi nasceva la legione, composta da 3000 fanti e 300 cavalieri. Ogni tribù era poi formata da 10 curie che si dividevano ulteriormente in 10 gens.

L’organizzazione politica e sociale della Roma monarchica

Tutti i cittadini romani componevano i comizi curiati, 30 assemblee in cui si trattavano e approvavano le proposte del re. Il re era affiancato da un Senato, composto da 200 anziani pater familias, 100 romani e 100 sabini. Il re stesso era eletto dai comizi curiati su indicazione del Senato.

Dopo la morte di Tito Tazio, il potere si concentrò tutto nelle mani di Romolo che divise la popolazione tra:

  • patrizi: dotati di tutti i diritti politici e ai quali erano affidati gli incarichi più prestigiosi, di tipo religioso o militare;
  • plebei: privi di qualsiasi diritto politico, a cui spettava solo lavorare la terra o fare gli artigiani.

 

A Romolo si deve anche la divisione dei territori della Roma monarchica in tre parti:

  • un terzo era l’ager publicus, ovvero il suolo pubblico;
  • un terzo era proprietà privata dei cittadini;
  • il restante terzo era proprietà dei re di Roma.

Numa Pompilio

L’operato di Numa Pompilio (716-673 a.C.) è legato principalmente all’organizzazione religiosa della città.  Molti templi furono costruiti, come pure diverse scuole per i sacerdoti. Sempre a Numa Pompilio si deve l’introduzione di un calendario composto da 12 mesi. Il primo mese, gennaio, fu dedicato al dio Giano.

Tullo Ostilio e Anco Marzio

A Numa Pompilio seguì Tullo Ostilio. Tullo Ostilio ampliò i confini di Roma, conquistando Alba Longa e deportandone gli abitanti. Combatté vittoriosamente anche contro Fidene e Veio. A lui si deve la costruzione della Curia Hostilia, prima sede del Senato romano.

Anco Marzio, successore di Ostilio e nipote di Pompilio, rafforzò militarmente Roma e fece costruire il porto di Ostia5.

I re di Roma etruschi: la dinastia dei Tarquini

Lucio Tarquinio Prisco6

Anco Marzio aveva un consigliere etrusco, che aveva anche svolto il ruolo di finanziatore delle opere. Costui si chiamava Lucumone di Tarquinia, ma, quando si trasferì a Roma, seguendo il consiglio della moglie, si fece chiamare Lucio Tarquinio. A lui si lega la costruzione di importanti opere come:

  • il tempio di Giove Capitolino;
  • la Cloaca Massima;
  • e il Circo Massimo.

 

Servio Tullio

Servio Tullio (579-535 a.C.) era il genero di Lucio Tarquinio Prisco. Sebbene fosse di estrazione plebea, si seppe distinguere in campo militare. Sottomise e annesse a Roma importanti città etrusche quali la stessa Tarquinia, Veio e Cere.

Servio Tullio organizzò anche un censimento della popolazione e aumentò le tribù da 3 a 4:

  • la tribù Collina, che risiedeva sul colle Quirinale;
  • quella Esquilina, che risiedeva sul colle omonimo;
  • quella Palatina, che risiedeva sul colle omonimo;
  • quella Suburana, che risiedeva sul colle Celio.

 

A Servio Tullio si deve anche il rafforzamento dell’esercito e l’istituzione dei comizi centuriati, particolari assemblee dove anche i plebei potevano partecipare. La popolazione fu inoltre divisa in sei fasce, legate al censo.

Lucio Tarquinio il Superbo

L’ultimo tra i sette re di Roma fu Tarquinio il Superbo (535-509 a.C.). Il suo soprannome è legato al dispotismo con cui governò la città. Sconfisse i Volsci, i Rutuli e gli Equi, aumentando così il potere di Roma. Sempre Tarquinio il Superbo strinse un accordo di navigazione con Cartagine, città di origini fenice che all’epoca era la più grande potenza marittima del Mediterraneo. Nonostante queste vittorie, il suo dispotismo lo rese inviso alla popolazione. Questo aspetto, insieme alla crescente importanza che l’aristocrazia andava assumendo, pose le basi per il passaggio dal regime monarchico a quello repubblicano.

Tabella riassuntiva dei re di Roma in ordine cronologico e per tribù di appartenenza

Durata del regno Re Tribù di appartenenza
753-716 a.C. Romolo e Tito Lazio Romana e sabina
716-673 a.C. Numa Pompilio Sabina
673-641 a.C. Tullo Ostilio Romana
641-616 a.C. Anco Marzio Sabina
616-579 a.C. Lucio Tarquinio Prisco Etrusca
570-535 a.C. Servio Tullio Etrusca
535-509 Lucio Tarquinio “il Superbo” Etrusca

Video-lezione di sintesi

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