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Naviga nel miglior modo…
In questo articolo ti spiegherò come avere un’esperienza di navigazione online migliore e più etica grazie al browser Brave. Se:
- desideri un internet libero, nel quale i tuoi dati e i tuoi comportamenti non sono tracciati;
- desideri che la tua navigazione non sia continuamente infastidita da banner pubblicitari e pop-up;
- credi che poche compagnie ottengano ingenti profitti sfruttando i tuoi dati, mentre a te non viene niente;
sei sulla buona strada per comprendere che i servizi che ti vengono offerti gratuitamente in realtà non lo sono.
There is no such thing as a free lunch
Questa espressione inglese sta ad indicare che in qualche modo niente è gratis. Ed è vero. Un’altra verità è tuttavia quella che ad oggi esistono strumenti per riprendere, in buona parte, il controllo sui nostri dati, sul nostro comportamento e sulla possibilità o meno di essere invasi da annunci pubblicitari.
Uno di questi è il browser Brave. Un browser basato su chromium, più veloce di Chrome e che incorpora un ad-blocker. Ecco un breve video che ti spiegherà qualcosa in più su Brave:
L’esperienza di navigazione con Brave è perfetta, fluida e rapida e non ti farà rimpiangere nessun altro browser in circolazione che usi attualmente. Lo puoi installare su qualsiasi sistema operativo direttamente da qui.
… e vieni ricompensato
Sarai tu a scegliere se vedere degli annunci pubblicitari, tra l’altro on invasivi, e per averlo fatto verrai ricompensato/a in BAT (basic attention token), un utility token basato sulla blockchain di Ethereum.
Un BAT attualmente non vale molto, ma il valore di una criptovaluta dipende anche dalla fiducia che le si concede e da quanto effettivamente viene utilizzata. Potrai conservare BAT per te stesso, o dandoli ai Brave content-creator come me tramite il programma Reward che si trova built-in nel browser, incrementendo così l’uso che si fa di questo utility token e, di conseguenza, il suo valore.
La cosa più importante è in conclusione la filosofia che sta dietro ad un progetto come Brave: tagliare le big company intermediare, ricopensando chi presta attenzione agli annunci e a coloro i quali creano contenuti di qualità per il web, rispettando al contempo privacy e sicurezza degli utenti.