In questo articolo ci soffermiamo sulla presenza dei Normanni in Inghilterra e in Italia meridionale nell’XI secolo.
Indice
I Normanni in Inghilterra
Sin dal X secolo in Francia era andato rafforzandosi il ducato di Normandia, che era stato concesso dal re franco Carlo III “il Semplice” a Rollone, condottiero normanno. Il popolo nordico era del resto stato protagonista di razzie per tutto il IX secolo. Nel corso del tempo molti Normanni su erano poi stabilizzati nella regione, diventando mercanti o contadini. La loro integrazione passò per la conversione al cristianesimo. Lo stesso Rollo si fece battezzare, prendendo il nome di Roberto.
Dopo circa un secolo, l’interesse normanno si spostò verso l’Inghilterra. Nel 1066 moriva il re anglosassone Edoardo III “il Confessore”, lontano parente Guglielmo di Normandia, il capo normanno dell’epoca. Aroldo, cognato di Edoardo, ne rivendicò il trono, causando la reazione di Guglielmo. Quest’ultimo sosteneva infatti di essere il legittimo successore e che lo stesso Aroldo gli aveva promesso di riconoscerlo come proprio re.
Il duca di Normandia organizzò così una spedizione in Inghilterra, dove, sempre nel 1066 sconfisse Aroldo nella campale battaglia di Hastings, divenendo così re di Inghilterra e guadagnandosi il titolo de “Il Conquistatore”1.
Il regno di Guglielmo I il Conquistatore – 1066-1087
Guglielmo I, divenuto re, si occupò di organizzare il suo regno secondo il sistema feudale, distribuendo terre e proprietà a quei guerrieri che lo avevano accompagnato in Inghilterra. Egli istituì anche una nuova figura, quella dello sceriffo, un funzionario pagato dalla corona, che svolgevano una serie di compiti: arruolamento delle truppe, prelievo fiscale, giudicare nei tribunali le controversie. Ogni sceriffo agiva poi in una contea (shire).
L’opera più nota durante il regno di Gugliemo I fu certamente la stesura del primo registro catastale, Il Domesday book (1086). Questo importantissimo documento nasceva da un inchiesta capillare attraverso la quale, il re voleva conoscere tutte le terre, le famiglie, i poderi, i confini, il numero di bestie allevate e la loro specie e molto altro ancora. Il nome del libro, Domesday book, che significa letteralmente giorno del giudizio, fu dato dalla popolazione proprio per la capillarità delle informazioni richieste dal re.
Sempre sotto Guglielmo I le foreste, da sempre rifugio dei reietti e dei banditi, divennero riserve di caccia per la corona.Guglielmo conservò il suo ducato in Normandia. Dunque, era allo stesso tempo vassallo del re di Francia e re d’Inghilterra e questa intersezione segnerà certamente la storia dei due Paesi.
I Normanni in Italia Meridionale
I Normanni, a scapito dei Bizantini, si erano insediati anche nel Meridione d’Italia. Tra di essi bisogna certamente ricordare Roberto il Guiscardo, della famiglia degli Altavilla. Il Guiscardo, nel 1059 era stato nominato duca di Calabria e di Puglia dal pontefice. Dopo due anni si sarebbe aperta una guerra trentennale (1061-1091) con la quale Ruggero d’Altavilla, il fratello di Roberto, riuscì a piegare i musulmani, scacciandoli dalla Sicilia. I ducati di Calabria e Puglia e la Sicilia rimasero divisi sino a che Ruggero II riuscì nell’impresa di unificarlo, limitando il potere dei baroni. Questo regno normanno è di grande importanza storica. Il Meridione d’Italia infatti rimarrà una regno a sé stante sino all’unificazione italiana del 1861. Verso la fine del XII secolo, passerà poi in mano a Federico II di Hohenstaufen, nipote del Barbarossa e figlio di Costanza d’Altavilla.
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I Normanni in Inghilterra e in Italia meridionale