In questo articolo trattiamo l’apprendimento cooperativo, detto anche Cooperative Learning, una forma specifica di apprendimento collaborativo.
Indice
Definizione di apprendimento cooperativo
La definizione di apprendimento cooperativo è di Slavin, il quale individua le seguenti strutture incentivanti che possono essere implementate a scuola:
- cooperativa: si premiano più individui per il lavoro svolto in gruppo;
- competitiva: si fa il paragone tra più individui e si danno ricompense ai migliori;
- individualistica: non si fanno paragoni e si viene premiati in base alla propria prestazione.
L’apprendimento cooperativo si basa pertanto sul primo tipo di struttura. Vediamo di dare una definizione.
Apprendimento cooperativo |
Questo tipo di apprendimento si basa sulla struttura incentivante cooperativa. Si caratterizza inoltre da attività strutturate con cura, si delineano con rigore gli obiettivi e si specificano chiaramente le tappe sequenziali necessarie per raggiungere gli obiettivi. Le attività di questo tipo non si sviluppano quindi spontaneamente e con ampi spazi di manovra, ma, al contrario, sono progettate nel dettaglio. |
Caratteristiche del Cooperative Learning
La caratteristica principale del cooperative learning è quella legata al lavoro in gruppo. Lo scopo di questo tipo di apprendimento infatti pone la stessa importanza sia sui contenuti e le abilità da apprendere, ma anche sulle abilità sociali e interpersonali degli studenti.
Del resto, se per imparare qualcosa è necessario praticare quel qualcosa, allora ciò varrà anche per le abilità sociali e relazionali, e il cooperative learning consiste proprio nel lavorare in gruppo.
Gli elementi di base della cooperazione
I fratelli David e Robert Johnson hanno messo in evidenza cinque aspetti della cooperazione che la avvantaggiano rispetto ad un approccio individualistico. Vediamoli di seguito.
L’interdipendenza positiva
Si ha un’interdipendenza positiva nella misura in cui, in un gruppo, ogni membro comprenda che il proprio successo è legato al successo degli altri e viceversa. L’interdipendenza favorisce quindi la collaborazione e sviluppa il senso di appartenenza del membro al gruppo. Tale interdipendenza positiva può avvenire se:
- Vi sono obiettivi comuni di apprendimento reciproco: lo studente non deve solo assicurarsi di aver imparato lui stesso un contenuto, ma assicurarsi che anche i membri del gruppo lo abbiano imparato. L’obiettivo infatti è comune, e non viene raggiunto se solo pochi membri del gruppo lo raggiungono.
- Vi è una ricompensa comune, di modo che i membri del gruppo ricevano tutti la stessa ricompensa, migliore in base al livello di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento del gruppo;
- Le risorse sono suddivise: ogni membro ha solo una parte dei materiali da imparare o delle informazioni utili per svolgere un compito. Dunque il presentarli e il condividerli è su responsabilità.
- Ruoli complementari: all’interno del gruppo vi possono essere specializzazioni, ovvero compiti specifici svolti da specifici individui che diventano responsabili per tutto il gruppo per quella attività.
Responsabilità individuali
La ricompensa comune lascia comunque dischiusa la possibilità di dare una qualche valutazione al singolo studente. Potrebbe capitare che uno studente partecipi di meno o assuma un atteggiamento da free-rider1, lasciando tutto il lavoro agli altri membri. Questa valutazione individuale può essere fatta proponendo un test individuale ad ogni studente del gruppo, chiedendo a ogni studente di esporre al gruppo il suo contributo, o valutando il lavoro specifico svolto dallo studente nel gruppo.
Interazione che promuove il faccia a faccia
Essendo un’attività di gruppo, l’apprendimento cooperativo non può che implicare il contatto diretto tra i suoi membri. In genere le interazioni faccia a faccia avvengono con finalità diverse, come, ad esempio:
- spiegare ai compagni del gruppo come risolvere un problema;
- discutere di quanto si sta apprendendo;
- spiegare ai compagni del gruppo quanto appreso;
- ecc.
Abilità sociali
Come si è già detto, nel Cooperative Learning, un obiettivo primario è certamente anche quello di migliorare le abilità sociali. Il seguente è un elenco delle principali abilità sociali:
- Leadership:
- Decision-making:
- Costruzione della fiducia:
- Comunicazione:
- Gestione dei conflitti:
Elaborazione di gruppo (Group processing)
L’elaborazione di gruppo è sostanzialmente un momento di auto-riflessione del gruppo sul proprio operato. Questo momento può avvenire sia in itinere che al termine del lavoro. La sua importanza si lega ad essere un momento in cui si raccolgono spunti e feedback per elaborare strategie, organizzazioni e dinamiche migliori per un prossimo lavoro,
Classificazione delle metodologie di apprendimento cooperativo
La classificazione di Slavin
Slavin individua due variabili per classificare le metodologie di Cooperative Learning. Tali variabili sono:
- La struttura dell’incentivo. In base a questa variabile l’incentivo può essere di tre tipologie:
- premio di gruppo per l’apprendimento individuale: il risultato del gruppo è basato sul risultato dei singoli
- di gruppo per in prodotto di gruppo: si valuta il prodotto del gruppo, non in singolo componente del gruppo;
- individuale: il lavoro del gruppo non viene valutato, ma viene valutato il lavoro del singolo nel gruppo.
- La struttura del compito. In base a questa variabile, il compito può essere di due tipologie:
- una divisione del lavoro in compiti specializzati: ogni membro avrà una funzione e compito specifici utile al raggiungimento dell’obiettivo di gruppo;
- non vi è nessuna specializzazione o suddivisione dei compiti, ma tutti partecipano a tutte le attività.
La seguente tabella riassume quanto detto sinora, classificando in base a questi criteri le varie metodologie di apprendimento cooperativo, che andremo ad analizzare nel seguito di questo articolo.
STRUTTURA DELL’INCENTIVO/PREMIO | ||||
Di gruppo per apprendimento individuale | Di gruppo per un prodotto di gruppo | Individuale | ||
STRUTTURA DEL COMPITO | Studio di gruppo | Student Teams-Achievement Division (STAD) | Learning Together | |
Teams-Games-Tournament (TGT) | ||||
Team Assisted Individualization (TAI) | ||||
Specializzazione di compito | Jigsaw II | Group Investigation | Jigsaw |
La classificazione dei fratelli Johnson
Metodologie di apprendimento cooperativo
Student Team Learning
Il primo gruppo di metodologie di cooperative learning che andiamo ad esaminare sono le cosiddette Student Team Learning, ovvero la metodologie di Apprendimento di Squadre di Studio. Queste metodologie sono:
- Student Teams-Achievement Division (STAD): si formano gruppi di 4 individui. Ogni gruppo è eterogeneo sia per performance scolastiche che per background culturale e sociale. Il docente presenta la lezione e dopo la presentazione dei contenuti ogni gruppo lavora affinché tutti i suoi membri apprendano i contenuti della lezione. Alla fine dell’attività si fa un test individuale. I risultati del test vengono confrontati con quelli precedenti e si controlla se vi siano stati miglioramenti. Il voto del gruppo è la somma dei voti dei suoi membri. Questa metodologie vale per ogni ordine di scuola. Si presta meglio alle discipline con domande e risposte precise.
- Teams-Games-Torunament (TGT): identico allo STAD, tranne che per un aspetto. Alla fine del lavoro di gruppo non si somministra un test individuale, ma si fa un vero e proprio torneo. Il torneo è organizzato in tavoli da 3 studenti, dello stesso livello. I punteggi dei round sono convogliati nel punteggio totale del gruppo.
- Team Assisted Individualization (TAI): si inizia somministrando un test, che è un placement test, ovvero serve a collocare lo studente in base al suo grado di abilità. Si formano poi gruppi di 4 studenti, eterogenei sia per performance scolastiche che per background socio-culturale. Ad ogni studente vengono consegnati materiali conformi al suo placement performativo. Lo studente non dovrà solo apprenderli, ma aiutare anche gli altri membri ad apprendere i loro. Al termine del lavoro di gruppo viene somministrato un test individuale, i cui voti sono convogliati nel voto del gruppo. In questa metodologia il docente può, durante il lavoro, aiutare gli studenti che sono in gran difficoltà.
Jigsaw I e II, Learning Together e Group Investigation
Jigsaw e Jigsaw II
Il termine Jigsaw significa puzzle a tessere, il classico puzzle. Questo nome deriva dalla particolare natura di questa metodologia, in base alla quale il docente divide la classe in gruppi da sei studenti. Il docente divide poi il materiale di studio in 6 parti (ad es. la biografia di un autore viene divisa in sei fasi) e consegna un solo pezzo del materiale ad un solo membro del gruppo in modo che ogni membro del gruppo avrà uno dei sei pezzi del materiale. Si crea in questo modo una interdipendenza tra i membri del gruppo, un po’ come se ognuno di loro avesse uno dei sei pezzi di una mappa. Tutti gli studenti di gruppi diversi che hanno avuto lo stesso pezzo, si riuniscono come un comitato di esperti ed elaborano il materiale. Ritornano poi nei rispettivi gruppi e lo espongono. Questo avviene per ogni pezzo, e di conseguenza tutti gli studenti dipendono da tutti gli altri. Il lavoro si conclude con un test individuale.
Il Jigsaw II prevede la creazione di gruppi di 4-5 studenti. A ogni studente viene dato il materiale da studiare, ma ogni gruppo deve focalizzarsi su un solo argomento di quel materiale.
Learning Together
La paternità di questa tecnica è dei fratelli Johnson. Si formano dei gruppi di 4-5 studenti. Ogni gruppo riceve una sola copia del materiale di studio. Ogni membro del gruppo dovrà leggere e spiegare un parte del materiale di studio definita a priori.
Group Investigation
Il docente presenta un’unità didattica agli studenti. Nel presentarla il docente pone delle domande e questioni. Dalla discussione emergono aspetti e criticità dell’unità didattica che i gli studenti, in gruppi spontanei, dovranno analizzare. Ogni gruppo (generalmente costituito dai 2 ai 6 studenti) indaga un tema specifico e alla fine dovranno presentare un report che sarà l’oggetto della valutazione.